La rotta

La prima tappa è uno “sprint” di 1.900 miglia da Alicante a Capo Verde, e sarà la prima volta che la regata visiterà l'arcipelago africano. Storicamente, le flotte hanno navigato oltre le isole, scendendo a sud lungo l'Atlantico. Durante la permanenza a Capo Verde, The Ocean Race prenderà parte alla famosa Ocean Week, incentrata sui temi della sostenibilità locale e internazionale.

La seconda tappa inizierà il 25 gennaio e vedrà le flotte attraversare l'equatore prua a sud fino a Città del Capo. Sarà la dodicesima volta che la regata si ferma nella città presso la punta meridionale dell'Africa, rendendola la tappa più visitata in questa edizione dell'evento. Questa sarà anche la prima di tre tappe dove sarà possibile fare 'haul-out', ossia dove le barche potranno uscire dall'acqua per effettuare manutenzione.

La successiva è una vera tappa da record - la più lunga nei 50 anni di storia dell'evento - una maratona di 12.750 miglia e della durata di circa un mese per raggiungere Itajaí, in Brasile.

Nella migliore tradizione di The Ocean Race, questa tappa porta i velisti IMOCA e VO65 fino ai famigerati quaranta ruggenti e cinquanta urlanti, alla basse latitudini dell'Oceano meridionale. Lasciando l'Antartide a destra, la flotta dovrà passare tutti e tre i grandi capi meridionali - Buona Speranza, Capo Leeuwin e Capo Horn - non-stop, per la prima volta nella storia.

Lo stopover di Itajaí, in Brasile, sarà uno dei più lunghi dopo questa tappa epica, prima che la flotta si rimetta in mare in direzione nord, attraversando le depressioni e l'equatore per giungere a Newport nel Rhode Island, sulla costa orientale degli Stati Uniti.

Da lì, la regata tornerà verso l’Europa, con una tappa transatlantica fino ad Aarhus in Danimarca, seguita da un Fly-By a Kiel in Germania, prima di fare rotta verso L'Aia, nei Paesi Bassi.

E, infine, l'ultima tappa in mare aperto verso il Gran Finale di Genova, che segnerà anch’esso un momento storico, con il primo arrivo in Mediterraneo e in Italia.